Marco Bagnoli, Quincunx, 1997

Chi sei? (Quincunx), 1997- 2007,

72 elementi in porcellana lucida e a biscotto, video proiezione.

IO X TE Paesaggio / 2, Villa La Magia, Quarrata 2007.

“Iniziando dalla Limonaia di Ponente troviamo due proiezioni di luce visibili solo dall’esterno attraverso le finestre; una nasce da uno specchio: undici immagini si susseguono, sono le miniature riprese con una videocamera dall’artista mentre sfoglia il manoscritto Antology of Persian poets (del 1399) conservato all’Evkaf Museum di Istanbul. La proiezione, riflessa dallo specchio sulla parete, riporta immagini del giardino persiano, la cui descrizione incontra la figura della quinconce.

Anche la seconda proiezione rimanda sulla parete una quinconce; dalla finestra è visibile un cadere di sedici gocce d’acqua che col loro incessante scendere delineano l’espandersi e l’intersecarsi di cerchi concentrici: la rappresentazione di infinite possibilità in un moto continuativo, in una luce che partecipa ad esso e che ne è a capo. Al centro di questa scena corrente sono fissate altre gocce che, come in corrispondenza della loro inerzia, hanno la matericità della porcellana lucida e opaca. Sono settantadue punti di luce e disegnano appunto la figura della quinconce.

Le due parti, una la struttura geometrica essenzializzata del giardino, l’altra la sua rappresentazione figurativa, si risolvono in una visione unitaria trattando la prima l’origine dell’impiego della quinconce e la seconda la sua rappresentazione nello spazio curvato dalla luce. Alla figura immateriale diffusa dalla proiezione rispondono i corpi fisici, solidi, dello specchio e delle gocce in ceramica che, investiti dalla stessa emanazione di luce, consegnano la visione di due diversi giardini.

Katalin Mollek Burmeister, in: cat. Marco Bagnoli, 2007, p. 17.