Marco Bagnoli, Bonjour Monsieur Cézanne

Bonjour Monsieur Cézanne, 1978,

cappello in feltro e luce elettrica,
cm 30 x 30 x 15.

Fotografia di Maria Benelli.

Marina di Massa, £ç ag; ‘èè / Marco Bagnoli, Galleria Lucio Amelio, Napoli 1978.

Nel 1978 l’artista apre una sua personale Marina di Massa, £ç ag; ‘èè / Marco Bagnoli  presso la Galleria Lucio Amelio a Napoli.

“Lucio Amelio aveva uno spazio unico diviso da un muro solo in alto. Realizzai un grande quadro bianco a completare esattamente il muro e ottenni due stanze. Succedeva così, che entrando, ci si trovava in una prima stanza senza uscita con il telaio a vista. In quella sala c’era una proiezione della stanza gialla dell’Attico a Roma. Per continuare la visita della mostra si doveva prendere un corridoio laterale che Lucio utilizzava come magazzino e che per l’occasione era stato svuotato. Lungo il corridoio ci si poteva affacciare a una finestra e vedere in lontananza e in controluce, su un tetto industriale vagamente argentato, un cappello scuro illuminato da una torcia. Per me si trattava di un dialogo a distanza con Kounellis e la sua opera che si riferisce alla guerra civile greca, […].”
Marco Bagnoli, in: Marco Bagnoli, in fase di pubblicazione, p. 82.

Il titolo si riferisce al dipinto di Gustave Courbet, Bonjour monsieur Courbet, 1854, dove al posto di Courbet è stato messo il nome di Cézanne.