Aleph (filo oro), 1997-2022,

tecnica mista e filo dorato su tavola,
cm 150 x 150 x 4.

La pietra il Sol rivegga, Reggia di Caserta, 2024.

Un filo d’oro ripercorre il disegno originale e matrice della composizione degli Aleph. Luce in madre perla.

“Vorrei dunque apporre come dedica alle brevi note che seguono la sola parola “ali”.
Essa definisce apofaticamente lo spirito di questa deambulazione simbolica del soggetto, poiché, da un lato rappresenta la prima immagine di un suono inudibile e dall’altro suona come “aleph” che sempre immagino come un’irraggiungibile e frastagliata corona di luce […]
Marco Bagnoli, Milano, 1987, in: “Fulvio Salvadori, Scritti per Marco Bagnoli (1985-2004)” – Maschietto Editore, 2005.

Aleph è soprattutto una lettera. Una emanazione tutta orizzontale – la vita – e ne resta una inclinazione in lingua araba. Necessariamente verticale”.
Marco Bagnoli, da un’intervista inedita con Pier Luigi Tazzi.

Il vaso (Sonovasoro), in alabastro, è parte della collezione di Studio Trisorio.